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foto premiazione 17 agosto 2014
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I Classificato SERGIO D’ANGELO
La precisione delle rose
Cancellerò dal proscenio uniforme dei miei occhi
la trama imprecisa del sempre uguale,
la lettura monca delle memorie
il gesto verticale di un abbraccio,
che accerchia ma non consola.
Lascerò che l’apatia delle scale, si esilii
nel chiuso di quest’uscio dove non osa posarsi
nemmeno un grammo di cielo; e forse la vita
smetterà d’essere una parentesi affissa su uno specchio
e le fiabe prossime al sonno, con la precisione delle rose,
ritorneranno a incollare delle notti i cocci.
Darò nuova piega a queste mura:
sbocceranno al sole ancora le ortensie,
che impareranno a respirare la viscosità d’ aprile.
E poi; scioglierò nell’ansia di un sorriso
il vaneggiamento del tuo nome. Sazio
poserò le forchette sul fiorato giallo della tovaglia,
e dietro il rigore di una porta, attenderò il tuo ritorno!
II classificato ROBERTO PAOLO ORMANNI
Quello scribacchiare
Si aggrappa il vecchio a una logora penna,
arma primitiva infetta, scaduta,
e s’illude di mantenere salda
la presa sulla vita che è rimasta.
Incartapecorito si raccoglie
sul foglio giallo come feto in grembo
e cattura l’incanto:
slittando si libra tra cielo e terra
in volo, sospeso tra le parole.
Ma la pagina bianca sta esplodendo,
sotto un ordigno caricato a inchiostro,
in uno scoppio muto.
Catastrofe tardiva inaudita, poi il
silenzio.
Eppure un suono persiste nel buio:
desueto e discreto ancora resiste
quell’incancellabile scribacchiare.
III classificato NICOLA RUTIGLIANO
Qui accanto
Poesie mai nate
lasciano l’altrove
e rotolano distanti
all’orizzonte
son segni
fiori
sogni
da finire
rinascono più in là
oltre questo seme
oltre le mie ore
e questo tempo andato
memoria
una vita che ruggisce
e non cerca più parole
quelle che non ho mai incontrato
poesie senza più una voce
attimi di vento
oltre questo muro
immenso lato.