in fondo alla pagina il forum per inserire i vostri commenti
Molti sono stati i riconoscimenti di stima ottenuti. In questa pagina vogliamo ringraziare, pubblicando quanti segni di stima abbiamo ricevuto. In primo luogo ringraziamo quanti hanno voluto darci il loro incoraggiamento con gesti e parole: L'ASSOCIAZIONE CULTURALE " LIber exit "DI ROMA rAPPRESENTATA DA rOSANNA FRONZUTO E lUCREZIA pALUMMO. IL DOTT. LELIO DESISTO DELLA FONDAZIONE "PREMIO OLMO"
TESTO DI INTRODUZIONE LETTO ED ELABORATO DALLA DOTTORESSA LUCREZIA PALUMMO
TESTO ELABORATO E LETTO DAL PRESIDENTE DELLA GIURIA INS. lINA ZAGABRIA
-Leggere poesia è sempre per noi lettori un'avventura dell'emozione, dell'intelligenza, possiamo inoltrarci in un qualcosa che spesso ci sfugge... Abbiamo la possibilità di ascoltare la voce del poeta con se stesso, o a un tu silenzioso e attento, "vedere" tra le parole che sceglie, nei versi, o addirittura negli spazi bianchi, scorgere luoghi, figure, volti, cogliere attimi che per un istante innescano in noi richiami, echi magici...Capiamo che per un attimo anche noi siamo arrivati lì, abbiamo vissuto quel momento...! Attimi. Momenti magici di comunione e partecipazione con la voce del poeta. Siamo lì nella sua stanza, nella stanza del poeta. Il poeta usa solitamente un linguaggio figurato, denso, in una forma espressiva e nello stesso momento capace di evocare sensazioni, allusioni, semina ritmi e suggestioni, usa la lingua in un modo che ci sorprende, si libera da regole della forma corrente, usa o non usa la punteggiatura...e altro ancora, sempre alla ricerca di rispondere al suo -io- interiore. Leggere poesia è lasciarci guidare e sollecitare sul piano psico-affettivo-sensoriale, dalla voce del poeta, da tutti i segni, da ogni aspetto della composizione poetica, dalla musicalità del verso, dai silenzi che si aprono in esso... Lasciamoci coinvolgere dalla poesia perché possa aiutarci. Essa può riportare in vita il nostro passato più di altri generi letterari. Ricordiamo le parole di Jorge Luis Borges -Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.-
Nelle poesie pervenute al Concorso abbiamo trovato e identificato molte diverse efficaci strutture liriche in cui si sentiva la ricerca appassionata del poeta a dare voce alla sua identità individuale...Alcune di sicura bellezza costruttiva, con espressioni e simboli che creavano emozioni e rimandi alle grandi voci dei poeti nostri e stranieri...Abbiamo potuto apprezzare la loro ricchezza compositiva, alcune figure retoriche nuove, non trite e consumate dall'uso, a volte essenziali, la ricerca di musicalità ma anche l'uso creativo del linguaggio quotidiano. In alcuni testi il poeta ha cercato di capire, entrare nel mondo complesso del quotidiano, dentro le cose, della storia, delle nostre vite, della nostra civiltà. Voci attente e vigili della loro coscienza civile.
Molto ricca è stata la produzione di racconti brevi che abbiamo preso in considerazione e analizzato. Anche in questo campo narrativo abbiamo potuto leggere testi ricchi di scelte stilistiche varie, considerato la loro forma e il contenuto, la loro costruzione narrativa, lo svolgersi della trama, e dell'intreccio, l'inserimento dei personaggi. In alcuni abbiamo colto l'uso sicuro di linguaggi diversi specifici, e tecniche narrative atte a dare corpo, vivacità e forza al concetto narrato, con l'inserimento di dialoghi, descrizioni e altre strutture narrative. Molti racconti hanno dimostrato un'interessante e sicura tensione alla scrittura per la combinazione armonica e coerente di tutti gli aspetti presi in considerazione.
Vorrei inserire in questa mia riflessione la bellezza di Piaggine, il luogo di questo incontro di persone, di voci, di intelligenze...Piaggine ci ascolta, questa bellissima antica cittadina tra le alture del Cilento, ci parla... Dobbiamo saper ascoltare la sua voce, garantire che la bellezza dei suoi vicoli, delle sue piazzette, dei suoi tetti antichi, della natura che la circonda possa accogliere sempre nuove persone per cantare la sua poesia..